Sunset Run 2025

Sunset Run 2025

Mattia Bertani

Sabato 20 settembre, il ritrovo è subito dopo pranzo ad Acqui Terme (AL), in una bella giornata di sole, presso il bar La Rotonda, affacciato sul parcheggio di un benzinaio molto frequentato da motociclisti che partono o arrivano dalle numerose strade che attraversano l’Appennino tra Piemonte e Liguria.
Sono zone molto battute da motociclisti e turisti in generale, e proprio per questo abbiamo pensato a un itinerario che percorre molte strade secondarie, solitamente meno trafficate ma interessanti dal punto di vista della guida e dei panorami.

Alle 14:30, come da programma, si parte.
Usciamo da Acqui Terme imboccando subito la SP210, una strada secondaria poco trafficata che sale verso sud sull’Appennino. La sede stradale è in buone condizioni, a parte qualche punto con restringimenti dovuti a piccoli smottamenti, ed è per lo più a due corsie. Anche se la strada è sgombra e discretamente larga, attraversa diversi centri abitati, quindi è necessario mantenere un ritmo tranquillo.

La salita prosegue regolare fino al Bric Berton, dove la vegetazione si dirada e terminano i paesi. Scollinando, la strada corre veloce e scende sempre verso sud fino all’immissione sulla SP49, che seguiamo verso ovest in direzione Sassello, trovando pochissimo traffico.
Da Sassello proseguiamo sulla SP334, sempre verso sud: una strada più trafficata ma anche più scorrevole, con curve dolci e lunghi rettilinei che permettono di superare in sicurezza le auto incontrate lungo il percorso.
A Giovo Ligure imbocchiamo la SP542 per raggiungere Pontinvrea, dove effettuiamo la prima sosta del nostro itinerario.

Ripartiamo per la seconda tappa, lasciando Pontinvrea e imboccando la SP12, una strada molto tortuosa che attraversa fitti boschi e presenta in diversi tratti un asfalto non perfetto. Anche la carreggiata non è molto ampia e varia spesso lungo tutto il percorso.
La strada termina scendendo verso Altare, da cui imbocchiamo la SP29 per un tratto di trasferimento piuttosto trafficato, passando da Carcare, quindi la SP28bis fino a Millesimo, dove svoltiamo prima sulla SP51 e poi sulla SP16.
Qui ritroviamo finalmente poco traffico e bellissimi tratti immersi nei boschi, salendo fino al Colle del Melogno e costeggiando il Lago di Osiglia.
Per raggiungere il valico svoltiamo sulla SP490, che attraversa il suggestivo Forte Centrale del Melogno, costruito a fine ’800 a difesa del Piemonte e della catena appenninica ligure.
Da qui inizia la discesa: un tratto molto tortuoso e dalla carreggiata piuttosto stretta fino a Calizzano, dove i sorpassi sono praticamente impossibili… e se si incontra qualche auto, tocca mettersi l’anima in pace!

Da Calizzano proseguiamo verso sud sulla SP52 per un breve tratto fino a Bardineto, dove imbocchiamo la SP1 che, attraversando il Giogo di Toirano, ci porta a scollinare nuovamente sull’Appennino, con la vista che finalmente si apre sul Mar Ligure.
Raggiungiamo la famosissima ex discoteca Domina, dove ci fermiamo per la seconda sosta della giornata, proprio mentre il sole inizia ad abbassarsi.

Terza tappa: ultimi 70 chilometri.
Scendiamo lungo la SP1, incontrando un po’ di traffico, e raggiungiamo Toirano, dove imbocchiamo la SP34, una strada piuttosto stretta che attraversa diversi centri abitati nella prima parte. Dopo Balestrino, però, cambia tutto: pochissimo traffico, strade sgombre e libere, mentre le luci del tramonto iniziano a colorare il paesaggio.
Raggiungiamo Castelvecchio di Rocca Barbena e torniamo verso valle lungo la SP52, imboccando poi l’ultimo tratto sulla SP14.

È una strada quasi sperduta: non incontriamo quasi nessuno, forse anche per l’orario. Ci spostiamo verso ovest lungo l’Appennino, seguendo la strada che corre sul confine tra Liguria e Piemonte. Mentre il sole tramonta e il cielo si fa buio, raggiungiamo la SS28 e infine l’Albergo Ristorante San Carlo, dove chiudiamo questo ennesimo fantastico Tour di oltre 200 chilometri con una cena tutti insieme.

È stato un evento senza grandi pretese, ma che ci ha regalato un itinerario bellissimo, apprezzato da molti partecipanti — alcuni ormai veterani di Special Stages, altri alla loro prima esperienza.
L’entusiasmo dei presenti conferma che il modo in cui da anni organizziamo questo tipo di eventi è quello giusto: offrire un’esperienza fatta di itinerari, panorami, belle strade, auto splendide e, soprattutto, un’ottima compagnia.

#DriveClimbFun
#SpecialStages

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