Road To Dolomites 2025

Road To Dolomites 2025

Mattia Bertani

Il Grand Tour è sicuramente l’evento più caratteristico per noi di Special Stages: quello pensato per portare i partecipanti a scoprire nuove strade, visitare location inedite e ammirare panorami decisamente poco comuni.
Poi arriva ottobre e l’immancabile Road To Dolomites che, come ogni anno, si conferma il tour più amato dagli appassionati.
Anche se l’evento si ripete, chi partecipa sa che non è mai lo stesso: ogni edizione porta con sé tante novità e un itinerario sempre diverso!

Il Tour

VENERDÌ

Anche per questa edizione 2025 la partenza è fissata il venerdì mattina dalla provincia di Brescia, precisamente a Nave, dove possiamo sfruttare la grande piazza pedonale che il Comune ci mette a disposizione per parcheggiare le numerose auto che partecipano a questi tre giorni di pura passione.
Presso il Caffè Noir si svolgono le registrazioni e la consegna di tutto il materiale per l’evento, e siamo pronti a partire!

Il venerdì prevede un itinerario di oltre 300 km che da Nave porta la carovana a percorrere strade emozionanti, alcune già battute negli anni e altre inedite, fino a giungere sulle Dolomiti.
Da Nave ci dirigiamo subito verso le Coste di Sant’Eusebio, tappa obbligatoria, una strada ampia e ricca di curve che porta rapidamente verso nord. Entriamo in Valle Sabbia, proseguendo su una strada purtroppo piuttosto trafficata fino a Tione di Trento, da cui inizia la salita verso Madonna di Campiglio, dove ci fermiamo per la pausa pranzo.

Nel pomeriggio scendiamo verso nord e, dopo un breve tratto di trasferimento, iniziamo la salita verso il Passo Mendola. Il traffico è ridotto e il fondo scorrevole permette, con attenzione, qualche sorpasso. La discesa è subito caratterizzata da numerosi tornanti e da una splendida vista sulla valle, mentre la strada corre a mezza costa con anche un tratto particolarmente stretto che rende impossibile il sorpasso.

Attraversiamo la Val d’Adige e, dal centro abitato di Ora, inizia la salita verso le Dolomiti. Dopo un breve tratto sulla SS48 svoltiamo verso Monte San Pietro, lungo una strada praticamente deserta e con un fondo perfetto, proseguendo poi fino a Ponte Nova per risalire verso Carezza e il Passo di Costalunga.
Scesi a Vigo di Fassa, l’ultima tappa ci costringe a evitare il Passo Fedaia, chiuso per lavori: passando da Moena saliamo verso il Passo San Pellegrino, dove facciamo un’ultima sosta prima che ogni partecipante raggiunga il proprio hotel per una serata libera.

SABATO

Sabato 4 ottobre, come ogni anno, centinaia di auto raggiungono le Dolomiti e l’appuntamento — da 15 anni — è nei parcheggi delle funivie di Malga Ciapela.
Anche quest’anno abbiamo deciso di ufficializzare questo punto di ritrovo per gestire al meglio accessi e parcheggi, sia dei nostri iscritti sia degli altri appassionati che raggiungono la zona.

Le auto iscritte con Special Stages sono 140, e hanno l’onore di partire in prima fila per un itinerario di circa 240 km, con alcune strade mai percorse prima, nemmeno dalla storica Dolomites Street.

Verso le 11.00 si parte: lasciamo Malga Ciapela per scendere verso Rocca Pietore e proseguire fino a Caprile, dove imbocchiamo la SP20 per salire a Selva di Cadore e dirigerci verso il primo passo, il fantastico Giau.

C’è pochissimo traffico e la salita è splendida; qualcuno si ferma per ammirare il panorama, poi si scende sul versante nord verso Cortina. Attraversiamo la famosa località e prendiamo la SR48 verso il Passo Tre Croci, strada più trafficata ma comunque piacevole, fino allo svincolo per la SP49 che porta al Lago di Misurina.

Si prosegue verso nord per entrare in Trentino-Alto Adige; un breve tratto che, tramite la SS51, ci riporta nuovamente a Cortina, da cui riprendiamo la SS48 per salire verso il Passo Falzarego.

Purtroppo, oltre al Fedaia, in quei giorni è chiuso anche il Passo Valparola per lavori. Questo ci ha costretti, per la prima volta, a evitare anche il Sella, il Gardena e il Pordoi: una scelta obbligata per non far transitare due volte la carovana da Arabba, causando possibili disagi ai piccoli paesi della zona.

Scendendo dal Falzarego percorriamo la SR203 passando per Colle Santa Lucia e, tramite la SP251, iniziamo la salita verso il Passo Staulanza: strada ampia, poco traffico e una vista magnifica sulle Dolomiti.

All’altezza di Dont svoltiamo per la SP347, strada più stretta ma fortunatamente libera, che sale verso il Passo Duran. Non è la strada ideale per un evento così numeroso, ma è stata una scelta obbligata visto le chiusure degli altri passi.
La discesa ci porta ad Agordo, dove imbocchiamo la SP2 per salire verso il Passo Cereda e ricongiungerci alla SP347, già percorsa in altre edizioni, per scendere verso Fiera di Primiero.

Torniamo verso nord passando da San Martino di Castrozza e saliamo verso il Passo Rolle, trovando una strada praticamente deserta, poi proseguiamo verso l’ultimo passo, il Passo Valles, e scendiamo infine a Falcade.

L’arrivo, come nella scorsa edizione, è al Bar Terrazza l’Aivaz, location perfetta per ospitare le tante auto dell’evento e regalare la giusta atmosfera con la sua posizione affacciata sul laghetto, immerso nei prati, mentre il sole tramonta durante l’aperitivo finale.

Per tutti i partecipanti, la giornata prosegue poi con l’attesissima festa serale all’Hotel Venezia.

DOMENICA

Come il venerdì, anche per la giornata conclusiva è previsto un itinerario per riportare i partecipanti verso casa — o almeno verso la Lombardia — evitando le strade più noiose.
Il gruppo è più ristretto, ma per chi è rimasto è ora di ripartire.

Lasciamo l’Hotel Venezia e risaliamo verso il Passo San Pellegrino. Da qui un tratto di trasferimento sulla SS48 fino a Cavalese, dove imbocchiamo una delle strade più incredibili da percorrere: ampia, veloce, con un fondo perfetto, pochissimo traffico e 20 km di adrenalina pura.

Superato il comune di Cembra svoltiamo su una stradina tra i vigneti che ci porta a San Michele all’Adige. Attraversiamo la valle e ci dirigiamo verso nord per imboccare la Val di Sole, già percorsa il venerdì, ma questa volta proseguiamo verso il Passo del Tonale, con traffico quasi inesistente.

Scendiamo sul versante lombardo e, da Edolo, proseguiamo sulla SS42 fino a Boario Terme. Da qui, attraverso la Valle di Scalve, saliamo verso il Passo della Presolana, strada molto tortuosa e completamente libera, al contrario del versante opposto, più trafficato, mentre scendiamo verso Clusone.

Raggiunta la valle, svoltiamo per l’ultimo tratto di guida: la salita verso il Passo di Zambla. Anche qui il traffico è praticamente assente fino alla cima, poi giù lungo la Val Serina fino a raggiungere Zogno.

Siamo rimasti in pochi ad aver completato tutto il lungo tragitto, percorrendo oltre 900 km, ma grazie a tutti coloro che hanno partecipato — anche solo alla giornata di sabato — questo evento si è confermato ancora una volta quello di maggior successo dell’intera stagione!

#DriveClimbFun
#SpecialStages

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