Saturday Run - 9 Luglio 2022
IL TOUR
Abbiamo ripreso un itinerario già svolto, risalente al 2016, che però abbiamo deciso di programmare di sabato, svolgendolo nel tardo pomeriggio.
Il ritrovo è a Susa alle 16.30. Fa caldissimo in questo sabato di inizio luglio. Nonostante il poco preavviso siamo riusciti a raccogliere più di 30 auto partecipanti e dopo esserci rinfrescati al bar della stazione di Susa partiamo per questo Tour.
Usciamo da Susa e siamo subito sulla strada che sale verso il primo dei 3 passi che percorreremo in questa giornata: il Colle del Moncenisio!
La strada è in condizioni eccellenti, grazie anche alla presenza di molti tratti di recentissimo rifacimento (ancora mancano le strisce bianche infatti).
Il traffico in direzione del colle è molto scarso, ma in senso contrario invece c’è un discreto passaggio che scende verso Susa, soprattutto di moto, e questo limita un po’ le possibilità di sorpasso, ma più saliamo in quota il traffico che diminuisce e le condizioni della strada, con rettilinei e tanta visibilità anche nelle curve, ci permette di godere a pieno della salita e di liberarci delle poche auto che salgono dall’Italia verso la Francia.
Il confine si trova parecchi chilometri prima del valico e anche del bellissimo lago che ci ritroviamo a costeggiare in un orario che ci garantisce pochissimo traffico ma anche una bellissimo panorama.
Se la salita verso il Moncenisio è caratterizzata da un percorso molto vario, fatto di tratti tortuosi, rettilinei, curve chiuse e altre più aperte, la discesa verso il versante francese è più caratterizzata da curve dolci e rettilinei intervallati da ampi tornanti che ci portano a scendere fino a Lanslebourg-Mont-Cenis.
La discesa è anche più breve perché il comune francese si trova a quasi 1000 metri più in alto rispetto a Susa.
Raggiunto il fondovalle iniziamo a percorrerlo verso nord su una strada ampia e veloce che ritroviamo totalmente priva di traffico, mentre qualche nuvola copre il cielo sereno, fino al piccolo centro abitato di Bonneval-sur-Arc.
Da qui inizia la salita per il passo più alto d’Europa, la strada che ci porterà fino ai 2.770 metri di altitudine del Col de l’Iseran!
Salire verso il Col de l’Iseran è un’esperienza fantastica dal punto di vista paesaggistico. La vista sulle valli quasi incontaminate e sui ghiacciai (ahimè sempre più ridotti) è quasi unica.
La strada purtroppo non è delle migliori.
La sede stradale è larga il giusto per il passaggio delle vetture nei due sensi, è tortuosa, con tornanti e pezzi più guidati, però il fondo è piuttosto irregolare e non permette una guida rilassata.
Arrivati in cima al passo ci fermiamo nel parcheggio per una sosta e scambiare 4 chiacchiere. Nonostante a valle facesse molto caldo qui l’altitudine ci mette di fronte a condizioni totalmente differenti, con un vento quasi gelido e pungente e le nuvole che coprono il sole che non aiutano.
Non si può però non fermarsi in questo posto incredibile, che quasi pase assurdo possa esistere una strada che permetta di arrivare qui, ad una quota di quasi 2.800 metri con ancora la neve vicino alla strada nonostante questa estate torrida e le precipitazioni ormai passate da mesi.
Giunti tutti i partecipanti siamo pronti a ripartire.
Scendiamo sempre lungo la D902 verso il centro abitato di Val-d’Isère, nota località turistica. Anche su questo versante la strada è tortuosa e non molto larga. Il fondo è sempre irregolare e il panorama è stupendo verso la valle con il sole che tramonta. L’irregolarità del fondo stradale però non ci spaventa e ci godiamo anche questa discesa priva di traffico.
Breve passaggio nella cittadina piena di turisti per poi proseguire sempre sulla D902 che corre veloce lungo il fondovalle fino a Sèez. Sarebbero più di 20 chilometri di trasferimento, ma a quest’ora, con la strada priva di traffico, teniamo alto il ritmo godendoci i veloci curvoni di questo fondovalle.
Da qui inizia l’ultima salita della giornata, quella verso il Colle del Piccolo San Bernardo.
Si potrebbe dire che la strada possa essere monotona vedendola dalla cartina, una successione di tornanti in salita fino ad arrivare a La Rosière, ma così non è. I tratti tra un tornante e l’altro sono molto guidati, con tratti più veloci e altri più lenti. I tornanti stessi sono vari. Il fondo è in ottime condizioni grazie anche ad alcuni punti asfaltati da poco.
Il traffico è inesistente e ciò ci permette di godere al massimo di questa salita verso il “Piccolo” dove in alcuni tratti ci troviamo a guidare come il famoso video di Vatanen alla Pikes Peak con il sole in faccia…ma presumibilmente molto più lenti.
Dopo La Rosièere la strada si stringe e il fondo è un po’ irregolare. La strada priva di protezioni prosegue verso il passo dove ci fermiamo per un’ultima sosta prima di scendere lungo il versante italiano.
Nuovamente raggruppati tutti riprendiamo la strada che ci porterà fino a La Thuile. Il versante italiano del Piccolo San Bernardo è asfaltato in modo impeccabile, totalmente priva di traffico se non il solito straniero che non si sa perchè non vuole essere sorpassato, e anche in rettilineo dove c’è piena visibilità e il sorpasso si può fare in sicurezza chiude la strada…
Riusciamo comunque a divertirci fino ad arrivare a La Thuile dove raggiungiamo il ristorante Taverna Coppapan, sosta finale di questo tour per la cena che chiude l’evento.
Una ottima cena per chiudere questo Tour è l’ideale e il ristorante, in cui siamo già stati 2 volte in passato, non smentisce la qualità con un menù di antipasti con affettati, un enorme pezzo di ottimo stinco e un dolce a conclusione.
Nonostante l’organizzazione di questo evento con meno di 2 settimane di preavviso è stato comunque un successo e proprio questo ci porta ancora a chiederci come mai l’evento che avevamo inizialmente programmato sia invece stato un flop.
Ringraziamo tutti i partecipanti che si sono uniti in questo tour serale, una modalità che può essere molto interessante per trovare poco traffico e divertirsi su strade che la domenica, solitamente, sono percorse da moltissimi turisti, quindi non è da escludere che in futuro vengano organizzati più eventi di questo tipo.