Lake Shore Drive - 8 Maggio 2022
Il Lake Shore Drive, giunto alla sua terza edizione, è tornato dopo i 2 anni che ci hanno obbligati a sospendere le nostre attività con un’affluenza tra le più alte mai registrate ai nostri eventi.
Sono infatti 75 auto, con oltre 120 persone, che si sono iscritte a questo evento che vede un itinerario in gran parte aggiornato rispetto alle edizioni 2018 e 2019.
Un grande risultato quindi che ha visto però il suo successo minato dalle previsioni meteo che inizialmente ci hanno fatto temere il peggio, ma poi alla fine, come vedremo, non ci è andata tanto male, anche se un po’ di acqua sul percorso l’abbiamo trovata.
IL TOUR
Come detto le previsioni non sono delle migliori, anzi, ma almeno per la partenza non sono previste precipitazioni, anche se le strade che ci portano verso il punto di ritrovo sono in gran parte bagnate dalla pioggia caduta nella notte.
Per questa edizione il punto di ritrovo è a Verbania, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, presso il parcheggio del Teatro Il Maggiore, una particolare architettura che si affaccia proprio sul lago.
Anche in questa occasione il ritrovo è alle 9.30; la registrazione dei partecipanti avviene presso il Bar Arena Beach dove vengono consegnati i gadget, per i quali ringraziamo sempre Taurus Special Tuners (ricordo lo sconto del 5% riservato a tutti i Soci di Special Stages sugli acquisti sia on-line che direttamente in sede), e soprattutto viene consegnato il roadbook cartaceo, come da tradizione, con tutte le indicazioni sul percorso che dovremo seguire.
La location scelta come punto di ritrovo merita davvero sia per l’impatto scenografico della struttura del teatro, sia per la spettacolare vista sul Lago Maggiore. Da non sottovalutare anche la qualità della colazione proposta da Bar Arena Beach compresa nell’evento, quindi sicuramente ci ritorneremo nelle prossime edizioni del Lake Shore Drive.
Un pochino in ritardo sulla tabella di marcia, verso le 11.00 la carovana parte per la prima parte del Tour di questa giornata.
Una carovana come sempre veramente varia e in questa giornata caratterizzata da vetture anche di altissimo livello, tra Porsche GT3, Audi RS6 da oltre 1000cv, varie Lotus in tutte le salse, ma anche Toyota Supra, Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e 4C e tutte le altre vetture alle quali siamo da sempre abituati.
L’itinerario in questa prima parte prevede un tranquillo trasferimento sul lungolago attraverso la SS33 verso sud, fino a Stresa. Qui tra il traffico e la presenza di continui centri abitati si viaggia a passo molto calmo, forse troppo per via di turisti stranieri che non superano i 40 km/h senza apparente motivo…
Raggiunto il centro abitato di Stresa finalmente ne usciamo imboccando una strada molto meno trafficata che inizia ad arrampicarsi tra i boschi verso la montagna per raggiungere Gignese. Da qui si inizia ad alzare il ritmo lungo la strada che ci porta a Sovazza e poi fino ad Armeno, praticamente quasi priva di traffico eccetto alcune auto d’epoca che incrociamo, probabilmente partecipanti di un’altro evento.
Questo tratto non presenta una strada molto larga, ma sicuramente in buone condizioni, con un continuo saliscendi che percorre una piccola valle che collega il Lago Maggiore, appunto partendo da Stresa, al Lago d’Orta fino ad Armeno e poi Orta San Giulio.
Da Orta percorriamo il lungolago quasi privo di traffico fino a Gozzano per imboccare quindi la Cremosina, SP76.
La Cremosina è una strada molto bella, in ottime condizioni e in parte con una carreggiata anche piuttosto larga che permette di guidare con più disinvoltura. Molto conosciuta dai motociclisti ma anche via di comunicazione pratica tra la Valsesia e la zona di Borgomanero è spesso trafficata e talvolta anche soggetta a controlli da parte delle Forze dell’Ordine, quindi occorre fare attenzione, ma oggi viste le condizioni meteo il traffico è poco, le moto non ci sono, quindi la percorriamo un po’ più con leggerezza.
Raggiungiamo quindi Borgosesia dove facciamo una sosta per ricompattare il gruppo e permettere, come sempre, ai fotografi presenti lungo il percorso di raggiungere la posizione successiva.
Purtroppo durante la sosta a raggiungerci è anche l’acqua. Mentre siamo fermi infatti un primo scroscio di pioggia ci obbliga a ripararci sulle auto, per fortuna per pochi minuti, ma pioggia che ritroviamo, anche intensa, quando ripartiamo per la seconda tappa.
Da Borgosesia ripartiamo verso nord per percorrere la SP299 che proprio lungo la Valsesia. Superiamo Varallo, che in questa edizione non sarà punto di sosta per il pranzo. Infatti percorriamo la valle fino a Balmuccia. Qui svoltiamo per la Val Sermenza Sulla SP10, una valle laterale la cui strada è totalmente priva di traffico.
Piove ancora, ma sempre meno intensamente.
Passiamo il centro abitato di Boccioleto e poi a Rimasco proseguiamo per la Val d’Egua sulla SP11 fino a Carcoforo.
La strada è generalmente ben asfaltata, in alcuni punti anche con una carreggiata abbastanza larga, che però si stringe ovviamente in presenza dei piccoli e antichi centri abitati e su alcuni ponti. L’assenza quasi totale di traffico permette ai partecipanti di divertirsi in sicurezza, anche se magari ad una velocità un po’ ridotta per via dell’umido fondo stradale, soprattutto nella prima metà quando si guida lungo un fitto sottobosco.
Avvicinandosi a Carcoforo, proprio negli ultimi chilometri, la vegetazione si apre parecchio con una vista fantastica sulle valli laterali e il paese che si trova a fondo valle.
Per fortuna all’arrivo ha praticamente smesso di piovere, solo poche gocce continuano a cadere mentre tutte le auto dei partecipanti che arrivano si parcheggiano sul fianco della strada.
A Carcoforo, che si trova ai piedi del massiccio del Monte Rosa a 1.304 metri s.l.m., ci fermiamo per la pausa pranzo. Purtroppo l’idea principale era allestire il buffet all’esterno del Rifugio Alpenrose, ma ovviamente le condizioni meteo hanno i gestori della struttura a organizzare l’alternativa al chiuso.
Focacce, polenta, pizze, insalate di riso e frittate sono state il menù per questa sosta, per la quale però siamo rimasti un po’ delusi non tanto dalla qualità del cibo, che comunque era alta, ma per la gestione con spazi un po’ sacrificati. Visto che durante il pranzo per fortuna non ha piovuto magari anche solo prevedere dei tavoli all’esterno sotto a degli ombrelloni estivi poteva essere utile e apprezzabile dai partecipanti.
Proprio sul finale della pausa pranzo, quando i partecipanti stanno tornando alle proprie auto ricomincia a piovere. Nel male alla fine è un bene visto che le previsioni davano pioggia per tutto il periodo della nostra sosta, almeno abbiamo potuto essere tranquilli durante la pausa pranzo, però ora la pioggia ci accompagnerà per un bel tratto di strada.
La colonna di auto torna verso valle fino a Balmuccia. Il tratto tortuoso impedisce sorpassi e purtroppo in testa al gruppo sono partiti alcuni partecipanti, diciamo poco euforici.
Special Stages non vuole assolutamente imporre alcun tipo di stile di guida, ma come diciamo sempre, se un partecipante vuole andare ad un passo più tranquillo, o comunque per quanto reputi di andare “forte” si trova dietro qualcuno che ne ha di più, consigliamo sempre di agevolare il sorpasso. Perdere 20 secondi a farsi da parte su una giornata intera di guida è sicuramente la cosa più giusta per far si che nessuno si lamenti di una carovana lenta…
Comunque torniamo a ritroso sul percorso dell’andata fino a Varallo. Da qui abbandoniamo la strada principale per percorrere la Colma di Civiasco, sulla SP78.
Questa strada è molto conosciuta dalle persone della zona, è una tipica strada da rally, molto tortuosa con una successione incredibile di curve e dalla sede non troppo larga che collega Varallo, in Valsesia, al Lago d’Orta.
Il versante ovest, da dove saliamo, presenta un primo tratto veloce, con ampi tornanti che salgono con un fondo stradale a dir poco perfetto fino al centro abitato di Civiasco. Dopo la carreggiata si stringe e le curve diventano una successione infinita con un solo allungo fino a scollinare verso l’altro versante.
Su questo versante l’asfalto è meno bello. Non presenta buche o rotture particolari, ma spesso è caratterizzato da avvallamenti e talvolta asfalto un po’ sporco. Anche qui la successione di curve è continua fino al centro abitato di Arola per poi arrivare fino allo stop che ci immette sulla SP46 che percorriamo in trasferimento verso nord fino ad Omegna.
Anche in questo tratto di trasferimento la pioggia continua a cadere ma iniziamo a sperare bene vedendo la cima del Mottarone più luminosa.
Da Omegna continuiamo sempre in trasferimento lungo la SP229 costeggiando il Lago d’Orta fino a tornare nuovamente ad Orta San Giulio per percorrere quindi in senso inverso fino ad Armeno il tratto fatto al mattino.
Qui inizia l’ultimo tratto guidato della giornata, la salita al Mottarone!
Ha smesso di piovere, il fondo che troviamo è quasi asciutto, fatta eccezione per i tratti all’ombra delle piante dove c’è umido ma non eccessivo. Il traffico è inesistente infatti quando arriveremo in cima ci saremo praticamente solo noi.
Il Mottarone è una meta molto apprezzata sia dai turisti della montagna, sia da motociclisti e appassionati come noi. Il fondo stradale è in buonissime condizioni praticamente per tutto il tratto della salita, con alcuni punti riasfaltati da pochi anni. La sede stradale è un po’ stretta nel primo tratto per poi allargarsi avvicinandosi alla vetta, dove anche il percorso diventa più veloce.
E incredibilmente quando arriviamo su in cima, troviamo anche il sole!
Parcheggiamo tutte le auto nel parcheggio di fronte al Bar Alp dove praticamente siamo quasi gli unici clienti e finalmente ci rilassiamo con l’aperitivo finale e la musica. Aperitivo molto apprezzato per la quantità offerta anche di pizze appena sfornate e stuzzichini.
Si chiude quindi questa terza edizione del Lake Shore Drive, evento per il quale noi di Special Stages puntiamo molto e che riproporremo sempre nel mese di maggio. Per l’anno prossimo abbiamo in mente tante altre novità da proporre che vi sveleremo prossimamente per far diventare questo evento sempre più interessante e apprezzabile.
Noi dello Staff ringraziamo tutti i partecipanti che sono stati presenti in questa giornata e vi invitiamo a tutti i nostri futuri eventi, tra cui vi segnaliamo l’Upland Ride in programma per domenica 19 giugno nelle zone dell’Altopiano di Asiago con partenza e arrivo da Schio (VI).
Di nuovo grazie, al prossimo evento!