Coast To Coast 2023
Per il 2020 avevamo ideato un grande evento con un itinerario di 2 giorni che avrebbe tagliato l’Italia in due, partendo dalla costa adriatica dell’Abruzzo per terminare sulle spiagge della Toscana.
Purtroppo l’arrivo del Covid ci ha impedito la realizzazione di questo Tour ma quest’anno, finalmente, siamo riusciti a riproporlo, portando i partecipanti a percorrere strade fantastiche e ad ammirare luoghi e panorami che dalla bellezza indescrivibile, di cui nemmeno le foto possono trasmettere l’emozione che trasmettono questi luoghi.
IL TOUR
SABATO
Il ritrovo è a Roseto degli Abruzzi, nel nord della regione, vicino al confine con le Marche.
Un vero Coast to Coast non può non partire dalla costa, e per questo abbiamo scelto l’Agriturismo Frontemare, che ci ha accolti per la colazione proprio di fronte al mar Adriatico.
Come sempre fatte le registrazioni siamo pronti a partire per questo primo giorno di Tour. Oggi ci aspetta un itinerario incredibile di circa 270km che porterà a scoprire l’altopiano del Gran Sasso, il Terminillo per poi giungere a Rieti.
Usciamo dall’agriturismo per immetterci sulla SP19. Una strada collinare che ci fa allontanare dalla costa passando attraverso molti paesini. L’asfalto non è perfetto, ma almeno nella prima parte non presenta troppi buchi e avvallamenti.
Purtroppo più ci allontaniamo dalla costa e più le strade peggiorano. L’asfalto è visivamente molto datato e aumentano buche e avvallamenti, soprattutto quando iniziamo a percorrere la SP37 per salire verso il Gran Sasso.
La prima sosta è a Rigopiano per ricompattare il gruppo e permettere ai fotografi di portarsi al punto fotografico successivo.
Dopo qualche chiacchiera quindi ripartiamo. La strada sale tortuosa con le nuvole basse che ostacolano la vista. L’asfalto è ancora brutto ma mentre ci avviciniamo a Vado di Sole le nuvole si aprono, la strada scollina e si apre davanti a noi lo spettacolo dell’altopiano del Gran Sasso.
Una vista sconfinata, indescrivibile. La vallata larghissima con la strada che corre dritta al centro fino a raggiungere la SS17 che imbocchiamo verso nord.
Percorriamo i lunghissimi rettilinei intervallati da poche curve, immersi in una natura sconfinata dove si possono anche ammirare cavalli e mucche al pascolo totalmente liberi.
Un panorama unico in Italia, così diverso da quello a cui siamo abituati che non sembra nemmeno di essere nella nostra penisola. Qui infatti furono girati numerosi film western, i famosi spaghetti-western, le cui produzioni si appoggiavano, tra le altre, a queste terre.
Raggiungiamo Campo Imperatore per una sosta.
Le previsioni meteo non erano delle migliori, ma per fortuna c’è sole e solo qualche sporadica nuvola. Anche se siamo oltre i 2000 metri non fa freddo e possiamo goderci la sosta prima di ripartire.
La discesa da Campo Imperatore verso Assergi corre veloce con una successione di curve ampie, larghe e con un asfalto discretamente in buone condizioni. Il panorama cambia con la vista su montagne morbide con poca vegetazione. Il ritmo è sostenuto e in pochi minuti arriviamo al grande parcheggio Marco Simoncelli dove ci fermiamo per raggiungere il ristorante La Villetta per quella che doveva essere una beve sosta, ma che purtroppo si è protratta un po’ più del previsto.
Ripartiamo per proseguire sulla SP86 in direzione del Passo delle Capannelle. Un tratto di quasi 20 chilometri di pura adrenalina; la strada, nelle condizioni della precedente, dal ritmo veloce e l’asfalto ruvido, un po’ sporco magari, ma che garantisce un sacco di grip alle gomme, corre in costa mantenendo una quota piuttosto costante, dove non si mettono troppo in crisi i freni e nemmeno servono troppi cavalli per tenere un passo…interessante! Soprattutto grazie anche alla totale assenza di traffico.
Questo tratto termina intersecando la SS80 del Gran Sasso che percorriamo scendendo verso l’Aquila.
Anche qui poco traffico ma il fondo stradale è ottimo e pulito. Il ritmo mette in crisi gomme e freni fino a valle all’altezza del capoluogo.
Da qui un veloce tratto di trasferimento fino a Posta, prima lungo la SS17 e poi lungo la SS4, dove imbocchiamo la SR471.
Questa strada è ricca di curve, dalle buone condizioni e ancora una volta con poco traffico. La percorriamo fino a Leonessa dove inizia la salita per il Terminillo lungo la SP10. Il primo tratto è veloce per poi addentrarsi nel sottobosco in una miriade di curve e tornanti. L’asfalto un po’ umido è comunque in ottime condizioni fino al valico e ancora scendendo verso Rieti.
L’arrivo è proprio nel centro di rieti, in ZTL, dove raggiungiamo l’Albergo Quattro Stagioni e possiamo posteggiare le auto in esposizione.
DOMENICA
Questa giornata vedrà un itinerario un po’ più corto ma comunque di oltre 200 chilometri.
Lasciamo il centro storico di Rieti poco prima delle 10.00 per percorrere la SP45 fino a Cottanello e poi la SR313 verso Rieti.
Il primo tratto è molto tortuoso e dall’asfalto un po’ rovinato, ma il poco traffico ci permette di divertirci. Prosegue poi in un continuo saliscendi tra le colline avvicinandoci a Terni.
Imbocchiamo quindi la SS205 che da Terni porta verso Orvieto. La strada è stupenda, molto guidata e piuttosto veloce. La vegetazione inizia ad aprirsi mettendo in mostra i bellissimi centri abitati arroccati sulle colline, tipici di queste zone, tra cui proprio la bellissima Orvieto.
Raggiungiamo quindi la Terrazza Farnese, che offre un’incantevole vista proprio sul centro abitato di Orvieto.
Probabilmente questa è la migliore location che si può trovare per fare una sosta pranzo.
A pancia piena e dopo qualche chiacchiera possiamo ripartire per un breve tratto di strada piuttosto veloce e dall’asfalto perfetto fino a Bolsena dove facciamo una sosta per un gelato in riva al lago di origine vulcanica più grande d’Europa.
Riprendiamo la marcia per percorrere un breve tratto della via Cassia fino a deviare per la SR312 e poi la SP106. Queste strade diventano via via sempre meno tortuose e più veloci mentre ci lasciamo i monti alle spalle per raggiungere le morbide colline del Lazio.
Il fondo purtroppo peggiora, anche se privo di buche le strade sono molto dissestate con avvallamenti e dossi che si fanno sentire soprattutto se si guida a velocità sostenuta.
L’ultima sosta di questa giornata è al castello di Vulci, un insediamento di origine etrusca, quindi con oltre 2500 anni di storia.
Una sosta per rinfrescarci, per fare qualche foto e per visitare il museo non può mancare prima di ripartire per l’ultimo tratto di strada.
Il fondo è sempre dissestato, con continui saliscendi, ma non smettiamo di goderci questi ultimi chilometri di Tour mentre ci avviciniamo a Manciano.
Da qui non rimane che percorrere la SR74 che nel primo tratto ci fa ancora fare qualche curva come si deve per poi accompagnarci con lunghi rettilinei fino ad Albinia. Scavalchiamo la via Aurelia per raggiungere il tombolo della Giannella e arrivare, infine, al Tuscany Bay Beach per l’aperitivo finale in spiaggia con vista del tramonto sul mare.
Si chiude così questo incredibile, fantastico e super emozionante Tour. Abbiamo percorso oltre 500km, attraversato quattro regioni, scalato il Gran Sasso con le sue immense vallate, valicato il Terminillo (chiuso da anni e riaperto solo lo scorso luglio), guidato su strade epiche, ammirato panorami, tramonti, abbiamo riso, conosciuto nuovi amici, approfondito le conoscenze con altri e ci portiamo a casa uno dei più grandi e indimenticabili ricordi di Special Stages.
Un ringraziamento, come sempre, a tutti i partecipanti che fanno si che Special Stages raccolga un successo dopo l’altro e non smetta di emozionare gli appassionati di motori, ma soprattutto quelli a cui le auto piace guidarle!
Prossimo Tour il Road To Dolomites del 6, 7 e 8 ottobre.
#DriveClimbFun
#SpecialStages